Numero 16(61)
Visita blitz di Berlusconi a Mosca
Il 16 ottobre, il presidente del governo italiano Silvio Berlusconi ha visitato Mosca. La breve visita, durata un giorno solo, comprendeva il suo quarto incontro con Vladimir Putin nel corso di un anno.
Secondo gli esperti, una così alta frequenza di incontri sarebbe dovuta a vari motivi. In realtà si tratta di una politica programmata, molto vantaggiosa sia per l’Italia, sia per la Russia. Per la Russia è vantaggioso avere un alleato in Europa che non concorra alle stesse sfere di influenza della Russia. E l’Italia a sua volta ottiene, grazie a questo rapporto speciale, la possibilità di accedere all’enorme mercato russo, in sostanza non ancora sfruttato da nessuno, e di avere il sotegno russo presso l’ONU. Inoltre, la situazione di un alleato così vicino permette all’Italia di essere mediatrice tra la Russia e le potenze occidentali nella soluzione dei problemi più scottanti come la guerra con l’Iraq. Un certo velo romantico è dato a quest’alleanza anche dall’amicizia nata tra le famiglie di Putin e di Berlusconi: le figlie di Putin, infatti, l’estate scorsa hanno passato le vacanze presso una villa di Berlusconi.
La visita del premier italiano è diventata, in sostanza, una dimostrazione di successi conseguiti dalla politica di avvicinamento russo-italiano. Entrambi i leader hanno constatato di essersi incontrati da amici. Il Presidente Putin ha ringraziato l’ospite italiano per il sostegno dato alla Russia nella soluzione della questione relativa alla rimozione della Russia dalla “lista nera” della FATF. Putin ha rilevato che la posizione di Berlusconi che promuove lo sviluppo dei rapporti tra l’Italia e la Russia è una base sulla quale “fonderemo la relazione fra di noi”. Il Presidente russo ha anche portato al premier italiano “i saluti più cari” da parte delle sue figlie. “Si sono sentite molto bene in Italia, ammirano tanto il signor B., come La chiamano”, ha detto Putin.
Ha fatto capire inoltre che la Russia conta sull’appoggio dell’Italia e di altri Paesi europei che “capiscono quanto delicato per la Russia” sia il problema di Kaliningrado.
Putin ha ribandito che tra la Russia e l’Italia si è creato “un rapporto particolare” che prevede un dialogo a vari livelli. I contatti culturali tra i due Paesi favoriscono le soluzioni positive delle questioni relative al rapporto tra loro, e stimolano mosse comuni sulla scena internazionale. “Ci sono grandi progetti che hanno prospettive di realizzazione, e spero che tutto ciò vada in porto”, ha detto il Presidente russo. E, in effetti, si sta sviluppando una cooperazione non solo politica, ma anche economica tra la Russia e l’Italia. Nel primo semestre del 2002 gli scambi commerciali tra i due Paesi hanno totalizzato 4,51 miliardi di dollari. L’Italia è diventata il secondo partner commerciale della Federazione Russa, dietro alla Germania solo del 6,7%. Nel 2001, l’Italia era stata il quarto partner, e si era avuto l’interscambio di 9,1 miliardi di dollari. Nel primo semestre del 2002 l’Italia, per il totale degli investimenti in Russia, è stata decima, con 193 milioni di dollari.
Molte grosse aziende italiane dimostrano il loro interesse nei confronti del mercato russo e vedono la necessità di acquistare o di istituire nuove imprese in Russia.
E’ possibile annoverare tra tali aziende l’Eni nel settore energetico, la Duferco nella metallurgia e la Merloni nella produzione di elettrodomestici. Collaborano bene con la Russia aziende piccole e medie che producono i prodotti più svariati: piastrelle, mobili, scarpe.
Berlusconi, a sua volta, ha detto che l’obiettivo finale della cooperazione tra la Russia e l’Europa dev’essere l’adesione della Russia all’UE. A sua detta, l’entrata della Russia all’Unione europea consentirà all’Europa di diventare “una realtà militare e politica potente e di dividere con gli USA il ruolo di protettore e di guardia della pace in tutto il mondo”. Va rilevato che l’Italia, nella seconda metà dell’anno prossimo, presiederà l’Unione europea. Berlusconi ha dato anche un giudizio molto positivo sulla posizione del Presidente russo “riguardo ai problemi che ci preoccupano in diversi Paesi del mondo”. Qualora questo sogno del leader italiano si realizzi, sarà possibile pronosticare la creazione di un’alleanza capace, come minimo, di uguagliarsi in potenza agli USA. Parlando dell’Iraq, Vladimir Putin ha moderato notevolmente la posizione russa su questo problema e ha detto la Russia disposta a discutere la situazione irachena con gli altri membri del Consiglio di sicurezza dell’ONU e, alla bisogna, conseguire una nuova mozione che garantisse l’operato degli ispettori internazionali. Se si tiene conto del fatto che il premier britannico Tony Blair, che aveva visitato Mosca una settimana prima di Berlusconi, aveva lasciato la capitale a mani vuote, i dividendi politici ottenuti dal Presidente italiano, possono essere difficilmente sopravvalutati.
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