Numero 19(64)
Silvio Berlusconi si è schierato con l’Israele
A Roma ha avuto luogo un incontro tra il primo ministro dell’Italia Silvio Berlusconi e il Presidente dell’Israele Mosé Katsav.
Nel corso dell’incontro Berlusconi ha dichiarato che il suo governo da tempo aveva sospeso tutti i contatti con il capo dell’Autonomia palestinese Jasser Arafat e con ogni suo rapprsentante. A detta di Berlusconi, i contatti con le autorità palestinesi erano stati sospesi dopo l’attentato sanguinoso, commesso da terroristi palestinesi a Netania il 27 marzo, in seguito al quale erano morti 29 israeliani. Il Presidente del Consiglio ha anche affermato che l’Italia garantisce “il pieno appoggio incondizionato al desiderio d’Israele di vivere in pace sul suo territorio”. “E’ difficile condizionare in qualche modo gli aiuti economici che vengono dati ai palestinesi dall’UE, ma ritengo che Arafat non meriti il nostro appoggio politico. Se l’UE dà una mano ad Arafat, lui dovrebbe sentirsi obbligato a cessare il terrore contro i civili israeliani”, ha detto Berlusconi.
Mosé Katsav ha chiesto Berlusconi di influire sull’Iran, per costringere il governo iraniano a cessare l’appoggio del terrorismo islamico internazionale e ridurre, per quanto sia possibile, la retorica antiisraeliana. Secondo quanto comunica il giornale “The Jerusalem Post”, a detta di Katsav, Berlusconi avrebbe mostrato comprensione nei confronti di questa sua preghiera, promettendo di fare tutto ciò che dipende da lui per rimediare.
Dopo la fine dell’incontro, Katsav ha detto che in Silvio Berlusconi Israele “ha trovato un vero amico”.
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