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Numero 19(64)
15 dicembre 2002 – 1 gennaio 2003 |
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RIASSUNTO DEL NUMERO |
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POLITICA |
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Gli italiani e la Russia
“La Russia vista con gli occhi di un Italiano non è la stessa Russia che vedono gli occhi di un Russo”, ce lo aveva detto alla luce della sua lunga esperienza l’On. Dario Rivolta, Vicepresidente Vicario dell’Associazione Azzurri nel Mondo; non ha gli stessi spazi, non ha le stesse profondità, e nemmeno gli stessi sentimenti o le stesse inquietudini.
Gli Italiani sono quelli che hanno sempre chiamato America gli U.S.A., che chiamavano Russia l’U.R.S.S., che non sapevano che la Jugoslavia era poco più di un invenzione di Tito. Poi si sono verificati tanti cambiamenti, tante cose: è caduto il muro di Berlino, e l’est è arrivato addosso all’Occidente inaspettato, immenso, sconosciuto.
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Il colonnello Budanov è stato riconosciuto incapace di intendere e di volere
Juri Budanov, colonnello dell’esercito russo, accusato di avere ucciso la ragazza cecena Elsa Kungaeva, è stato riconoscito incapace di intendere e di volere, e deve subire il ricovero forzato.
Il comandante del reggimento di carri armati N160 sospettava che la ragazza, abitante del paese ceceno Tanghi-Ciù, avesse partecipato, come cecchino, ad azioni di guerra contro l’esercito russo. Catturatala, il colonnello aveva interrogato Elsa, l’aveva strangolata e aveva ordinato ai soldati di interrarne il corpo.
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Cooperazione a distanza
Il 4 dicembre, i capi delle amministrazioni della regione di Mosca e della regione Lazio hanno firmato un protocollo di cooperazione.
Sia la regione di Mosca, sia il Lazio, a detta dei loro dirigenti, hanno dato prova di essere regioni a sviluppo economico stabile. A detta del governatore Boris Gromov, “cerchiamo di promuovere buoni rapporti con molti Paesi. Ci fa molto piacere cooperare con il Lazio”.
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A Mosca si è svolta una manifestazione a favore della cessazione della guerra in Cecenia
L’agenzia di stampa Interfax comunica che il 12 dicembre, a Mosca, si è svolta un’azione di protesta con lo slogan “Manifestazione per la pace in Cecenia: rompiamo il circolo vizioso della violenza”, organizzata dal Comitato nazionale per la cessazione della guerra in Cecenia. All’azione hanno partecipato il movimento “Per i diritti umani”, il comitato per l’azione antimilitarista, il Centro Sakharov, il Nuovo partito comunista, l’Unione del comitato delle madri dei soldati, nonché il Partito radicale transnazionale e 10 buddisti.
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L’altra Cecenia
Secondo quanto comunica la radio “Eco di Mosca”, a Gudermes si è svolto il congresso dei popoli della Cecenia, i cui partecipanti discutono la possibilità di svolgere nella repubblica un referendum relativo alla Costituzione e alle elezioni di un Presidente e di un governo.
Ai suoi lavori partecipavano delegati provenienti da tutte le regioni del Paese.
I delegati del congresso hanno approvato l’Appello al popolo della Federazione Russa, con il quale hanno confermato l’appartenenza della Cecenia alla Russia, come comunica l’agenzia di stampa ‘Interfax’: “I delegati dichiarano responsabimante di ritenersi cittadini russi.
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Anno felice
La politica estera della Russia nell’anno che se ne va è stata eccezionalmente felice, anche se sulle prime sembrava che non ci fossero motivi per essere troppo ottimistici a riguardo.
Per la Russia, è stata un’assoluta sorpresa la dichiarazione secondo la quale, dal 2004, in seguito all’entrata dei Paesi Baltici nell’UE, gli abitanti della regione di Kaliningrad, l’enclave russa in territorio europeo, avrebbero dovuto ottenere i visti per uscire dalla propria regione.
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NEL MONDO |
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L’Italia guarda a est
(FCF) L’Italia guarda a est, in maniera del tutto logica, naturale, strutturale. A ovest dopo Francia e Spagna c’è l’Atlantico.
A est il mondo sembra non finire mai in un susseguirsi di nuovi scenari economici. Lo ha detto anche Adolfo Urso, Ministro Junior alle Attività Produttive con delega al Commercio Estero “puntiamo a Oriente, alla Russia, alla Cina.
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Italia: terrorismo per posta
Agli uffici romani della compagnia aerea “Iberia” e della RAI sono pervenuti dei pacchi postali con gli esplosivi. Alla RAI un pacco così ha provocato un incendio senza vittime. Si tratta ormai del terzo e del quarto ordigno, portato dalle poste italiane negli ultimi giorni. Due pacchi precedenti sono stati spediti dai malintenzionati a Milano. I mittenti si definiscono rivoluzionari spagnoli e chiedono che Valentino Rossi, il campione del mondo in corse motociclistiche, smetta di collaborare con il gruppo petrolchimico Repsol.
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Silvio Berlusconi si è schierato con l’Israele
A Roma ha avuto luogo un incontro tra il primo ministro dell’Italia Silvio Berlusconi e il Presidente dell’Israele Mosé Katsav.
Nel corso dell’incontro Berlusconi ha dichiarato che il suo governo da tempo aveva sospeso tutti i contatti con il capo dell’Autonomia palestinese Jasser Arafat e con ogni suo rapprsentante. A detta di Berlusconi, i contatti con le autorità palestinesi erano stati sospesi dopo l’attentato sanguinoso, commesso da terroristi palestinesi a Netania il 27 marzo, in seguito al quale erano morti 29 israeliani.
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La TV italiana non vuole di Monica Lewinski
La BBC comunica che, mentre Bill Clinton incide un CD con Sofia Loren, la sua ex amante Monica Lewinski è costretta di nuovo a rendersi conto che il suo bendetto rapporto con il Presidente la perseguiterà ed umilierà per molti anni: la TV italiana ha impedito la partecipazione programmata della Lewinski al famoso show Domenica in.
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Hussein ha sconcertato Bush Lo sconcerto è durato poco
Malgrado le previsioni di numerosi scettici, secondo i quali l’Iraq avrebbe ostacolato in ogni modo gli ispettori dell’ONU che cercano armi dello sterminio di massa, Saddam Hussein si è mostrato tanto disponibile che il Presidente degli Usa George Bush, un po’ sorpreso, ha definito tale comportamento “sconcertante”.
Tra l’altro, il 4 dicembre l’Iraq ha presentato agli ispettori internazionali tutte le bombe con iprite rimaste dopo la sospensione delle ispezioni dell’ONU nel dicembre 1998.
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Costituzione Europea
Romano Prodi, Presidente della Commissione europea ed ex premier italiano, ha proposto di approvare una Costituzione europea. Ma la sua opinione sui contenuti di questa Costituzione contraddice le idee che ne hanno molti leader dei Paesi dell’Unione europea.
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FINANZA |
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Economia internazionale: i risultati del 2002
Per l’economia internazionale, il 2002 è diventato un anno di trasformazioni importanti, verificatesi in quegli stereotipi che esistono da tanto e che vigevano fono agli ultimi tempi.
Si fa notare anzitutto il fatto che l’economia statunitense che ormai da più di un secolo si riteneva la forza motrice più rilevante dell’economia internazionale, stenta ad uscire dalla fase del rallentamento tiratosi per le lunghe.
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2003: l’ultima chance per le riforme
Benché nel 2002 le riforme siano continuate, esse sono diventate molto più lente rispetto al 2001, cosicché il primo semestre dell’anno prossimo sarà, probabilmente, segnato dall’ultimo scatto delle riforme prima delle elezioni.
Mentre nel 2001 si era badato prevalentemente alla riforma fiscale, nel 2002 l’attenzione si è spostata verso gli aspetti puramente finanziari, come la riforma delle pensioni e i cambiamenti della legislazione bancaria. Alcune iniziative del 2002 avranno un’importanza speciale.
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CULTURA |
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Espresso raccomanda
Il 19 dicembre, a Mosca si apre la mostra “L’isola di Malta vista dai russi”. La mostra, organizzata dall’Ambasciata di Malta e dal Centro russo della cooperazione scientifica e culturale presso il Ministero degli esteri, sarà allestita presso la Casa dell’amicizia con i popoli dei Paesi stranieri in via Vozdvizhenka 16. La mostra di pitture e di fotografie “L’isola di Malta vista dai russi” è fatta coincidere con il 35-mo anniversario dell’instuarazione dei rapporti diplomatici tra la Malta e la Russia.
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