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Numero 19(64)
Cooperazione a distanza

    Il 4 dicembre, i capi delle amministrazioni della regione di Mosca e della regione Lazio hanno firmato un protocollo di cooperazione.
    Sia la regione di Mosca, sia il Lazio, a detta dei loro dirigenti, hanno dato prova di essere regioni a sviluppo economico stabile.
    A detta del governatore Boris Gromov, “cerchiamo di promuovere buoni rapporti con molti Paesi. Ci fa molto piacere cooperare con il Lazio”. Di 900 aziende straniere che lavorano nella regione di Mosca, a 25 partecipa del capitale italiano, ha rilevato Gromov.
    L’Italia, come giro d’affari, è sesta nella regione di Mosca. Secondo Gromov, la firma del protocollo “aiuterà a cambiare la sesta posizione per la prima”. Della stessa opinione è Francesco Storace, il presidente del Lazio: “I rapporti tra i popoli tramite i loro governi possono dare una spinta allo sviluppo dell’economia, dell’amicizia e della pace”. Durante le trattative, la delegazione italiana ha proposto la sua partecipazione a molti progetti. In particolare, gli italiani sono interessati a costruire, insieme ai partner russi, aziende per la trasformazione e il ricupero dei rifiuti. Per l’Italia, le discariche sono un problema, come per la regione di Mosca.
    Gli ospiti si sono detti disponibili a contribuire allo sviluppo dei trasporti urbani, alle infrastrutture, alle autostrade a pagamento. La creazione di una rete d’informazione diventerà una delle linee di cooperazione più importanti. Il relativo progetto prevede l’allestimento di una rete elettronica per la comunicazione rapida tra le due regioni. Gli italiani hanno anche apprezzato il potenziale scientifico e tecnologico della regione russa. Essi propongono di introdurre idee elaborate sia dagli scienziati russi, sia dai loro colleghi italiani. La delegazione italiana prevede inoltre di organizzare svariate mostre, di cooperare nel campo del turismo, della cultura, dello sport e dell’istruzione pubblica.
    Francesco Storace ha anche proposto di creare delle zone industriali nella regione di Mosca. Si tratta di costruire alcune fabbriche di articoli tessili, di mobili e di pezzi di ricambio per automobili. La collocazione delle aziende dipenderà dalla presenza della manodopera, dell’approvvigionamento energetico, della sitazione ecologica e delle possibilità che hanno le diverse frazioni della Regione per produrre i vari prodotti. Alla regione di Mosca quest’innovazione, che in Italia si usa molto, concederà nuovi posti di lavoro e un gettito fiscale rilevante. I produttori italiani, da parte loro, potranno ottenere un vantaggioso mercato di smercio e le possibilità per promuovere i propri prodotti in Russia.
    La proposta ha interessato le autorità della regione di Mosca. A detta del governatore Gromov, “potremmo realizzare un progetto pilota, creando nel governo della regione un gruppo di lavoro per la sua realizzazione”. Per le zone industriali nella regione di Mosca saranno assegnati terreni e infrastrutture. “Le autorità della regione”, ha rilevato Gromov, “s’impegneranno nell’accompagnamento di questo progetto, il che contribuirà a trasformare in realtà l’idea delle zone industriali”. Gli impianti saranno costruiti dagli italiani stessi, ma volendo si potrà costruirli insieme, oppure riutilizzare le vecchie infrastrutture”, ha precisato il governatore.

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