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Numero 3(67)
La Sberbank aumenta il numero delle agenzie

    Il 25 febbraio si e’ svolta la riunione del Consiglio d’amministrazione della Sberbank, al quale il management ha presentato i risultati preliminari del 2002. L’utile netto della banca ammonta ad 1 miliardo di dollari, rispetto ai 600 milioni del 2001, il che ha di gran lunga superato le previsioni degli analisti che pronosticavano, per l’anno scorso, un utile non superiore a 900 milioni di dollari.
    Secondo le informazioni presentate, la Sberbank continua a dominare i mercati finanziari. La parte della banca nel mercato dei depositi, pur ridottasi dal 70% al 67%, rimane assai notevole. La banca continua a controllare circa il 30% di tutti gli attivi bancari in Russia e circa il 25% di tutti i crediti.
    Nel 2002, il portafoglio crediti della banca si e’ stabilizzato sul 45% rispetto agli attivi, ma v’ e’ stato un cambiamento attivo della struttura del finanziamento. E’ aumentata la parte dei crediti concessi alle persone fisiche e alle piccole imprese. Nell’ambito del finanziamento dell’industria si e’ avuta una rilevante riduzione della parte dei crediti concessi al settore energetico: dall’8% del portafoglio crediti al 4%. Si puo’ notare un certo aumento del livello di concentrazione del portafoglio crediti, che coinvolge 10 mutuatari piu’ grossi: mentre nel 2001 a questi mutuatari era destinato il 28% del portafoglio crediti complessivo, nel 2002 questa percentuale e’ stata del 32%. Ma tale livello di concentrazione, per le banche russe non e’ grande: nella maggior parte delle banche private, l’ incidenza dei mutuatari piu’ grandi e’ di circa il 40%-60%. Va ricordato che l’esistenza di rischi alti, per la Sberbank, e’ dovuta, in gran parte, ai grossi crediti che sono stati e sono ancora concessi dalla Banca al Gazprom: il monopolista del gas e le sue succursali assorbono circa il 10% del portafoglio crediti della Sberbank, ossia un terzo dei crediti concessi ai mutuatari piu grandi.
    Nel contempo, la Sberbank tuttora non ha cominciato la riduzione delle spese, sulla cui necessità’ insistono molti analisti. Cosi’ l’anno scorso il personale e’ aumentato sino a 205 mila unita’, rispetto alle 197 mila persone del 2001, mentre il numero delle agenzie nello stesso periodo e’ cresciuto da 20.064 a 20.142. Tale aumento e’ stato motivato dalla necessità’ di allargare i servizi bancari concessi alla popolazione. C’e’ da rilevare, nel contempo, che la dirigenza della banca e’ incline ad attribuire la responsabilità’ di tale politica di spese all’azionista n. 1, vale a dire allo Stato. Sembra addirittura che gli stessi manager siano d’accordo nel dire che la struttura delle agenzie potrebbe essere piu’ efficiente, ma poi allargano le braccia: non c’e’ niente da fare, la banca e’ pubblica... Nei materiali, preparati per la riunione del Consiglio d’amministrazione, si riscontrano, in particolare, delle cifre interessanti, le quali dimostrano che la maggior parte delle agenzie regionali (il 63% del totale) serve soltanto l’8,7 % dei depositi della banca. Ci appare, del resto, che i dirigenti della banca facciano i furbi: lo status pubblico non e’ che una scusa che permette di mantenere un buon rapporto con i capi delle regioni russe e di fare una parte importante, servendo aziende regionali. D’altra parte, sono noti molti casi in cui anche a Mosca due o tre agenzie della Sberbank si trovano nello stesso palazzo o in due case vicine, il che dimostra la mancanza di qualsiasi strategia di dislocazione delle agenzie. In altre parole, si potrebbero chiudere le agenzie non efficienti, aprendole in un altro posto, ma finche’ il management della banca e l’azionista principale non si renderanno conto della necessità’ di tale mossa, non sarà’ possibile elevare l’efficienza della banca.
    I mercati finanziari hanno recepito gli indici finanziari della Sberbank in modo positivo, e i prezzi delle azioni ordinarie hanno superato il livello di 200 dollari. Molti investitori sono inclini a valutare con l’ottimismo le prospettive della Sberbank anche in vista della liberalizzazione delle azioni bancarie. E’ noto infatti che la Banca Centrale ha predisposto gli emendamenti alla Legge sulle banche e sull’attività’ bancaria, in conformità’ ai quali i non residenti potranno comprare fino al 10% di azioni di qualsiasi banca, senza l’autorizzazione della Banca Centrale. Se tali emendamenti alla Legge saranno approvati nel primo semestre di quest’anno, la liquidità’ della Sberbank potra’ aumentare notevolmente.

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