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Numero 6(70)
Nuovo codice doganale
è approvato dopo una discussione di tre anni


    Il 25 aprile la Duma di Stato ha approvato in terza lettura il Codice Doganale, allorché la prima lettura era passata ancora nel novembre 1999. Tre anni – questo è stato il tempo di approntamento di questo testo, che anche dopo tre anni viene definito da tanti di coloro che hanno partecipato alla sua elaborazione come molto “avanzato ma non ideale”. In altre parole, in tre anni si sarebbe potuti stendere anche un testo più completo, tale da risolvere al massimo i problemi dell’ economia russa, però è giocoforza accontentarsi di quello che c’è.
    Dunque, che cosa cambierà dopo il gennaio 2004, con l’entrata in vigore del Codice Doganale ? Gli imprenditori si aspettano che la nuova legislazione snellira’ notevolmente una serie di procedure doganali. Una delle acquisizioni più importanti messe in rilievo dai membri dell’Unione Russa degli Industriali e Imprenditori, è l’accorciamento del periodo richiesto per il perfezionamento delle pratiche doganali da 10 a 3 giorni. Inoltre il codice prevede l’istituzione del principio di dichiarazione anticipata di merci, cioè se i documenti per costituire una pratica doganale vengono presentati anticipatamente, i doganieri svincolano la merce in automatico. Questo procedimento deve rinforzare notevolmente il potenziale delle importazioni in Russia. Inoltre il codice stabilisce un elenco dei documenti che la dogana ha il diritto di chiedere per la pratica doganale, quindi si riduce il grado di arbitrarietà da parte delle autorità. Si liberalizza anche il procedimento di importazione del macchinario alle condizioni in leasing.
    Da tutte queste modifiche sopra menzionate si possono trarre tre conseguenze. In primo luogo, e lo fanno notare gli stessi doganieri, il codice corrisponde alle normative di regolamento in vigore nei paesi avanzati, e porta la legislazione in conformità con le norme della WTO. Questo vuol dire che la Russia ha la possibilità di non solo far valere il nuovo regolamento come argomento a favore alle prossime trattative sull’ ingresso nel WTO, ma anche di espandere la cooperazione negli scambi commerciali con società estere.
    In secondo luogo, lo snellimento del regolamento doganale con molte probabilità comporterà una crescita delle importazioni, che prima erano contenute dalle procedure tutt’ altro che trasparenti della dogana. Innanzi tutto ciò può avere un impatto sui beni durevoli, come i mobili che si producono su ordinazione e che hanno una domanda molto sensibile alla durata di esecuzione dell’ordine. Dunque per certi produttori russi l’adozione del codice può comportare un incremento di competitività di fronte alle merci d’ importazione. Nel contempo lo snellimento del leasing è fuori di ogni dubbio importante per quelle società che installano macchinari stranierei presso le loro fabbriche.
    Infine è evidente che l’adozione di un regolamento snellito conduce alla riduzione del commercio semilegale, e agevolerà lquindi a statistica dei flussi commerciali. Questo vuol dire che la statistica russa rifletterà meglio la realtà, e la Banca Centrale vedrà semplificarsi il compito di regolare il mercato valutario e di controllare la bilancia dei pagamenti.
    È curioso notare che uno degli argomenti più controversi che gli esponenti delle autorità non amano discutere quando si parla del codice doganale, era il problema dei dazi sul tolling. In definitiva i vantaggi che ne ricavava il business dell’alluminio sono rimasti intatti. In altre parole il codice doganale ci ha messo tanto ad essere adottato proprio perché si trattava della ricerca di un compromesso con tutti i grossi operatori della scena politica russa. E stando ai commenti loro sono rimasti tutti contenti. C’è un solo “ma” – bisognerà ancora condurre il codice doganale a perfezione con ulteriori atti, leggi e disposizioni del governo ma questo si farà successivamente. L’importante è che per le elezioni presidenziali Vladimir Putin avrà gia pronta la nuova legislazione doganale.

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