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Numero 11(56)
Summit G-8 in Canada

    Il 26 e il 27 giugno, a Kananaskis, una piccola città canadese di villeggiatura, si è tenuto un altro vertice del G-8.
    La scelta del luogo è stata condizionata anche dal desiderio di evitare le folle degli antiglobalisti che praticamente avevano mandato a monte il lavoro del summit precedente a Genova nel 2001. Come supponevano giustamente gli organizzatori dell’incontro, sarebbero stati pochi gli avversari della globalizzazione che si sarebbero decisi ad intraprendere una marcia di quaranta chilometri per un accidentato terreno boschivo.
    Il primo giorno di lavoro del vertice era dedicato ai problemi dello sviluppo dell’economia internazionale, e tutti i leader degli otto Paesi hanno partecipato alla discussione ed hanno espresso la propria opinione su questo proposito. Uno dei temi centrali del giorno era il problema del terrorismo. Otto leader hanno approvato sei principi mirati a non ammettere che i terroristi abbiano accesso alle armi di sterminio di massa e dei loro componenti. Come precisa la dichiarazione dei leader del G-8, fra questi principi c’è, in particolare, la realizzazione e l’esecuzione rigorosa di accordi internazionali relativi alla non proliferazione e alla non ammissione dell’accesso illegale alle armi di sterminio di massa e ai loro componenti.
    Nello stesso giorno, i leader dei Paesi del G-8 hanno approvato una dichiarazione relativa al terrorismo nella quale, in particolare, hanno esortato il Pakistan a cessare gli attacchi terroristici dal territorio sotto il suo controllo. Nella loro dichiarazione, i leader del G-8 hanno anche invitato l’India e il Pakistan al dialogo, e Israele e i dirigenti dell’Amministrazione nazionale palestinese al rispetto reciproco dei confini pattugliati.
    Inoltre, i leader del G-8 hanno approvato un piano mirato a garantire la sicurezza dei trasporti, per prevenire l’aggressione e l’occupazione dei mezzi di trasporto da parte dei terroristi. Il piano prevede alcune misure concrete riunite, chiamate a garantire una maggiore sicurezza nei mezzi di trasporto terrestri, marini e aerei, provvedendo al funzionamento efficiente e normale dei flussi di passeggeri e di merci. Le misure, in particolare, prevedono l’inserimento più rapido degli standard univoci di raccolta e di scambio tempestivo di informazioni sui passeggeri, il rafforzamento delle porte della cabina dei piloti in tutti gli apparecchi di linea, la preparazione, verso l’ottobre dell’anno corrente, di un accordo relativo alle esigenze minime avanzate nel rilascio dei documenti di viaggio e di svariati certificati di viaggio, l’intensificazione dei controlli ai passeggeri. Un altro problema affrontato dagli “otto” era quello dell’istruzione pubblica. E’ stata approvata la dichiarazione “istruzione per tutti”. Nel documento è sottolineata la necessità di ottenere l’istruzione elementare obbligatoria, verso il 2015, per i ragazzi di tutto il mondo. Al vertice è stata pure presentata la relazione del gruppo di lavoro del G-8 concernente questioni e problemi dell’istruzione pubblica.
    Il secondo giorno del summit era dedicato ai problemi dell’Africa. E’ stato presentato al giudizio dei leader un programma di azioni del G-8 relativo all’Africa, che prevede aiuti su vasta scala ai Paesi africani. E’ stata, in particolare, adottata la decisione di ridurre di un miliardo di dollari il debito di 40 Paesi poveri, compresi 22 africani, il debito dei quali è particolarmente grande. Per la Russia, del resto, non è una grande novità: negli anni 2000-2001 erano stati cancellati circa un miliardo e mezzo di dollari dai debiti dei Paesi africani: tanto, non li avrebbero restituiti lo stesso.
    Il vertice ha portato alla Russia qualche bella sorpresa. Così, si è deciso che il summit del G-8 del 2006 avrà luogo a Mosca, e che la Russia lo presiederà. Vladimir Putin ha promesso di preparare e di svolgere questo vertice molto rispettosamente, e ha rilevato che la decisione adottata fosse “un segno molto positivo che mostra come il ruolo della Russia aumenti” negli affari internazionali. Si ribadisce che questa decisione rispecchia notevoli riforme economiche e democratiche avvenute in Russia negli ultimi anni, soprattutto nel periodo della presidenza di Vladimir Putin. Ciò è visto come testimonianza dell’incorporazione completa della Russia nel G-8. Inoltre, il premier italiano Silvio Berlusconi ha annunciato che i Paesi occidentali hanno intenzione di rilasciare, nel corso di 10 anni, 20 miliardi di dollari per il programma russo della conservazione sicura e dell’eliminazione delle armi di sterminio di massa. A sua detta, la metà della cifra sarà fornita dagli Stati Uniti, il resto sarà dato dall’Unione Europea, dal Giappone e dal Canada. I mezzi saranno inviati all’eliminazione delle armi nucleari, batteriologiche e chimiche dello sterminio di massa dell’ex URSS, che si trovano sul territorio della Russia e dei Paesi della CSI.
    Inoltre, il primo ministro della Gran Bretagna, Tony Blair, ha promesso alla Russia il sostegno del suo Paese nell’adesione alla WTO.
    A parte il vertice, a Kananskis si sono tenuti incontri bilaterali tra i partecipanti al summit. All’incontro tra Putin e Bush è stato, in particolare, annunciato che l’interazione tra la Russia e gli USA darà un contributo decisivo allo sradicamento del terrorismo nel mondo. All’incontro fra Putin e Berlusconi si sono esaminate le questioni relative allo sviluppo del rapporto bilaterale, nonché della realizzazione degli accordi seguiti al recente incontro di lavoro tra i leader dei due Paesi a Soci. Separatamente, si sono toccate le questioni dell’estensione della cooperazione russo-italiana nel settore energetico e dei combustibili.

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