Numero 11(56)
Guerra alla burocrazia
L’Italia ha dichiarato “guerra” ai burocrati.
E’ mirata a semplificare la comunicazione tra lo Stato e i suoi cittadini. A detta di Franco Frattini, ministro per l’attività pubblica, ciò sarà una specie di “rivoluzione culturale nel rapporto tra lo Stato e i cittadini”.
Frattini ha pubblicato, in particolare, un programma denominato “Chiaro”, chiamato a rendere il linguaggio burocratico più chiaro e accessibile. I suoi costrutti ingombranti devono essere sostituiti da espressioni normali. A detta del ministro, ci sarà da svolgere un lavoro enorme finalizzato al rifacimento dei documenti già esistenti in conformità al programma suindicato. Ma il compito più pesante, ha osservato Frattini, sarà quello di riqualificare gli impiegati d’ufficio.
Quei dipartimenti ed enti del governo che svolgerano bene il compito, saranno degnati di un timbro speciale sul quale sarà impresso il nome del programma “Chiaro”. Su internet ci sarò un sito specializzato. Tutti coloro che incapperanno nel manfestarsi di voci burocratiche potranno informarne il Ministero per le pubbliche attività, inviando un’e-mail al rispettivo indirizzo. Gli esperti dicono che non sia facile conseguire l’obiettivo del programma, dato che si dovrà rompere ciò che da secoli si sta accumulando. Anche perché la semplificazione del linguaggio presume che una persona comprenda ciò che dice.
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