Numero 4(49)
Privatizazzioni nel settore energetico
Fra gli altri problemi economici urgenti che il governo di Silvio Berlusconi ha dovuto affrontare, c’era anche quello di fornire all’industria e alla gente energia elettrica a basso costo.
Il nuovo esecutivo ha avuto un’eredità molto pesante: il mercato dell’energia elettrica e dei relativi servizi, dominato dai gruppi pubblici ENI ed Enel, era stato estremamente “regolamentato”, mentre i suoi prezzi erano ritenuti eccessivi anche secondo i criteri europei. Nel giugno dell’anno scorso, del resto, Antonio Marzano, nuovo ministro dell’industria, aveva detto che la liberalizzazione del mercato italiano dell’enagia sarebbe stata realizzata nonostante i ritardi nello svolgimento di quest’attività in alcuni Stati europei.
Per realizzare la liberalizzazione sono stati scelti gli orientamenti seguenti: la riduzione della presenza pubblica sul mercato, nonché la promozione di una sana concorrenza. Marzano e i suoi collaboratori sono riusciti a conseguire successi maggiori nel primo settore. Sono passate in mano ai privati l’azienda di energia elettrica Elettrogen, e si prepara la vendita di tre centrali del gruppo Enel, la cui quota, verso l’inizio del 2002, si è ridotta fino al 50% del mercato, e verso il 2005 arriverà addirittura, secondo le previsioni, a non più del 30-35 per cento. E’ stata ridotta la partecipazione pubblica all’ENI (attualmente lo Stato controlla 30%-33% di azioni del gruppo).
La promozione di una sana concorrenza e l’ulteriore strategia su questo importante mercato riescono per ora un po’ peggio. La stessa idea di dover formulare tale concetto è nata solo alla fine di gennaio. Del resto, conoscendo i metodi stacanovisti che i nuovi ministri usano nel loro lavoro, si può essere sicuri che fra poco il progetto sarà pronto e presentato al giudizio dei dicasteri interessati. Un passo importante verso l’organizzazione di un ambiente di concorrenza è stato quello di dichiarare l’allestimento, entro quest’anno, di una Borsa per svolgere operazioni all’ingrosso con l’energia elettrica.
Come operatore del mercato all’ingrosso è stata scelta la società GME che appartiene completamente alle reti energetiche nazionali GRTN.
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