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Numero 12(57)
Sinistra spiazzata

    Segreterie di sinistra spiazzate dalla convocazione di Cofferati nella sede della CGIL.
    Le consultazioni che si sono avute nei giorni scorsi tra i leader dei partiti di sinistra della minoranza e il segretario del principale sindacato italiano, sono giunte inaspettate ai più. L’imbarazzo era evidente sui volti dei segretari invitati, come a dire: “A che titolo Cofferati ci convoca?”. I ruoli si sono capovolti. L’opposizione che non fa opposizione è scavalcata dal sindacato. Sarebbe stato opportuno non accettare l’invito della CGIL, ignorarlo, o accoglierlo con entusiasmo? Nessuna delle tre ipotesi si è verificata. Grande disagio da parte dei partiti di minoranza invece che hanno lasciato scorrere una palla ormai lanciata da Cofferati. E’ la prima volta da quando la sinistra è all’opposizione che è sminuita in modo così clamoroso e perde il suo consenso non ad opera della maggioranza di governo, bensì da parte di un leader di sinistra molto vicino a posizioni di estrema sinistra. Dei precedenti in tal senso c’erano stati alcuni mesi fa con i girotondini, intellettuali e gente comune che inscenavano girotondi nelle piazze delle città in segno di protesta nei confronti del governo ma soprattutto riguardo alla sinistra della quale condividevano gli ideali ma non le azioni politiche. La protesta è culminata con una girotondo-manifestazione di Roma nella quale il regista Nanni Moretti, invitato a parlare sul palco delle autorità (erano presenti il leader dell’Ulivo Rutelli, ed esponenti di sinistra), ha pubblicamente denunciato lo stato di confusione nel quale si trovano attualmente i dirigenti di partito. Cofferati dunque si è lanciato nella corsa a leader politico. Si prevede però che la sua sarà un inizio gara ad ostacoli. Non sembrano tanto entusiasti gli altri capi di partito di sinistra nel dover tracciare strategie, operare scelte comuni, dato che finora Cofferati ha dimostrato di voler procedere da solo, anzi lo ha fatto con un’azione a sorpresa che ha dato fastidio a molti, e ha visto il segretario della CGIL ergersi sopra gli altri e precedere senza che vi fosse lo spazio per la mediazione come a dire: “O si fa come dico io o non si fa niente”. Di tale situazione ne gode il centrodestra che ha davanti a sé un periodo lungo e favorevole per poter governare in tranquillità a patto che qualche proprio esponente non compia scivoloni diplomatici (vedi il caso Scajola), tanto da mettere in seria difficoltà tutta la maggioranza. Non sarà certo l’opposizione della minoranza a contrastare l’operato del governo dato che in questo momento essa non esiste. Ci vorrà del tempo prima di vedere una sinistra combattiva e unita, e, sinceramente, non ce ne dispiace. Un po’ di purgatorio non le fa male. Forse imparerà a non farsi prendere di sorpresa dall’ultimo venuto.

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