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Numero 12(57)
Europa contro Europei
La Commissione Europea procederà contro nove Stati dell’UE, visto che essi violano le leggi europee che determinano gli standard di qualità dell’acqua.
Secondo quanto ha comunicato la signora Margo Wallestroem, commissario dell’UE per la tutela dell’ambiente, tale mossa della Commissione Europea è dovuta alla necessità di reagire alla preoccupazione dell’opinione pubblica europea che segnala la riluttanza dei governi di alcuni Paesi membri dell’UE a rispettare i relativi articoli della legge europea.
Gli Stati ai quali saranno intentate cause presso la Corte europea sono Portogallo, Spagna, Italia, Svezia, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Francia e Germania. Tra le accuse avanzate dall’UE ai Paesi sovraindicati c’è il rifiuto di presentare informazioni sufficienti sull’esecuzione della Legislazione europea riguardo alla riutilizzazione delle acque di scolo (è il caso della Francia, del Belgio, della Grecia e della Spagna) e la trasgressione delle indicazioni dell’UE, relative ai nitrati (ciò si riferisce alla Svezia).
Inoltre, la Commissione europea presenterà alla Corte europea azioni legali a carico di cinque Paesi membri dell’Unione europea, in quanto essi violano le leggi europee relative agli standard dell’inquinamento dell’aria e acustico.
In questo modo, all’Italia, all’Irlanda, alla Gran Bretagna, alla Grecia e alla Spagna saranno presentate le accuse d’inadempimento delle norme dell’UE che regolamentano le quote ammissibili della presenza di sostanze nocive nell’aria. Contro Italia, Grecia e Gran Bretagna saranno pure adottate misure a parte, in quanto non rispettano le norme europee per le attrezzature stradali (tosaerba, scavatori ecc.).
Qualora la Corte europea riconosca legittima l’azione legale della Commissione europea, questi Paesi potranno pagare grosse multe per non aver rispettato le norme dell’UE.
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