Numero 2(66)
L’attuale politica di Berlino e Parigi è il più grosso errore nella storia dei due paesi
Secondo l’opinione del quotidiano britannico Daily Telegraph, la politica estera attuata da Parigi e Berlino non ha nessun rapporto con i tentativi di scongiurare l’inizio della guerra. I dirigenti di Francia e Germania, afferma il quotidiano, sono dei politici disincantati e comprendono che gli Stati Uniti e la Gran Bretagna non hanno concentrato 150mila soldati in Medio Oriente senza un motivo. La politica di Francia e Germania non è collegata nemmeno con i tentativi di ristabilire l’autorità delle Nazioni Unite. Questa organizzazione sta vivendo oggi un periodo di stasi e ricorda sempre più la Lega delle Nazioni, i cui delegati il 4 settembre del 1939 erano seriamente impegnati nella discussione della larghezza dei binari in Europa. Soprattutto è evidente che né la Francia, né la Germania hanno intenzione di mettere in atto una redistribuzione degli equilibri di forza volta ad indebolire l’influenza degli Stati Uniti e delle Gran Bretagna né sulla situazione in Medio Oriente, né in Coreana né in nessun altro luogo, nota il Daily Telegraph.
George Bush ha fatto chiaramente comprendere a tutto il mondo che per difendere gli interessi americani non si fermerà davanti a niente. In questo modo la Francia, tradizionalmente considerata membro “capriccioso” della NATO, ha tentato senza successo di dimostrare che lei sola può far valere i propri interessi politici e grazie a questo addirittura dividere gli alleati in blocchi. Ma, come scrive il Daily Telegraph, in questa situazione la posizione più strana non sembra quella della Francia, e tantomeno quella del Belgio, bensì quella della Germania. L’attuale politica estera di Gherard Schroeder , leader di uno dei paesi NATO più fedeli agli Stati Uniti, appare più bizzarra dell’eterna “affettazione” di Jacque Chirac. E’ possibile, ritiene il giornale britannico, che “le teste calde” a Berlino ritengano che la Germania di oggi non sia più quella di 20 anni fa e che Parigi e Berlino, in quanto due tra le maggiori forze economiche europee, insieme possano presentarsi come il nuovo centro di influenza mondiale, al di fuori di qualsiasi blocco politico o militare.
Tuttavia il Daily Telegraph sottolinea che tutte le pretese dell’alleanza franco – tedesca di assumere il ruolo di nuovo arbitro del mondo, sono inconsistenti. Tanto che nel 2002 gli Stati Uniti hanno speso per la difesa nazionale 322 miliardi di dollari, mentre la Francia e la Germania messe insieme ne hanno spesi solo 59. Anche se l’autorità di Berlino e Parigi in Europa è oggi piuttosto alta, la loro influenza politica sul mondo difficilmente si estende al di fuori dei loro stessi confini. Il giornale nota che gli interessi politici nella storia mondiale non sono mai stati quelli prioritari. Ogni volta a prevalere è la ricerca a diversi livelli di interessi di tipo economico. Così i nuovi giocatori europei bramano non solo al prestigio politico, ma anche a dei dividendo ben più consistenti, come la stipulazione di vantaggiosi contratti in Medio Oriente simili a quelli delle ditte britanniche e americane. Resta solo da sperare che quando al potere in Iraq quest’anno arriverà il leader del congresso nazionale iracheno Achmad Chalabi, egli non si “dimenticherà” di come disonestamente volevano comportarsi col suo paese i “benefattori” francesi e tedeschi. Nella conclusione il Daily Telegraph sottolinea il fatto che Berlino e Parigi non hanno nessuna base materiale, non hanno sostegno nei loro stessi paesi, possono contare solo sull’appoggio di Valdimir Putin, il quale non è meno dipendente dagli Stati Uniti, e che provocando una spaccatura nella NATO rischiano di commettere un madornale errore storico poiché attualmente essa è l’unica organizzazione in grado di difendere il mondo intero dalla reale minaccia delle armi di distruzione di massa.
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