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Numero 2(47)
1 - 15 febbraio 2002 |
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RIASSUNTO DEL NUMERO |
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POLITICA |
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C’e’ terrore e terrore...
Bin Laden e Maskadov non sono u guali - dice il Parlamento Europeo
Pare non corrispondere alla realtà quanto si dice sul fatto che l’Occidente, dopo l’11 settembre, avrebbe cambiato il
proprio atteggiamento verso l’operato della Russia in Cecenia.
L’ultima sessione dell’Assemblea si è rivelata essere quella più a favore della Cecenia che ci sia stata negli ultimi
anni, come ai tempi della prima guerra in Cecenia.
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Minacce a radio “Svoboda”
L’aiutante del presidente Serghej Yastrzhembskij ha con delicatezza avvertito “Radio Liberty” finanziata dal congresso
americano che può essere privata della licenza di funzionare in Russia se mette in pratica il suo proposito di fare
trasmissioni in lingua avara, cerkessa e cecena.
Dopo un lungo silenzio l’aiutante del presidente Serghej Yastrzhembskij si è pronunciato a proposito di “Radio Liberty”.
La ragione: fra poco la famigerata “Liberty” si propone di fare trasmissioni per la regione del Caucaso del Nord. Anche in
lingua cecena.
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Addio TV6
La “battaglia” di Berezovskij costa caro ai telespettatori
Dopo l’annuncio della formazione in seno a TV6 di una nuova societa di gestione, la “TV6” S.p.a, gli
eventi hanno preso ad evolversi sulla falsariga dell’assurdo.
Dopo che, a quanto pareva, tutti si erano tranquillizzati ed avevano iniziato a pensare a quale idea presentare alla gara,
E. Kiselev, in data 21 gennaio, ha inaspettatamente inviato al ministro della stampa Lesin una lettera in cui smentiva la
precedente missiva nella quale la compagnia televisiva chiedeva di annullare la sua licenza ad andare in onda, in quanto
questa lettera “non ha valore giuridico”.
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Errori e indifferenza
Gli eventi intorno alla TV-6 hanno suscitato nella società la discussione sul vecchio argomento: se siamo testimoni della
lotta fra il potere e i giornalisti del pensiero libero, alla quale seguirà anche la chiusura dei giornali e delle riviste
liberali, o semplicemente un gruppo di oligarchi non riesce di nuovo a dividere qualcosa (in questo caso, un canale di
informazioni televisive) con un altro gruppo.
Questa domanda è diventata ormai retorica, e non è possibile rispondervi in modo inequivocabile. Nella Russia di oggi c’è
un po’ di tutto: il potere non vuole far conoscere al pubblico il dessous delle sue azioni (ma nessuno lo vuole mai).
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Putin a Varsavia
16 e 17 gennaio: il Presidente della Federazione Russa V. Putin ha visitato la Polonia.
La visita è stata di grande importanza per alcuni campi. In primis, Putin è riuscito a togliere tutti “I sassolini nella
scarpa” nei rapporti russo-polacchi, ottenendo così accordi di intercollaborazione, mettendo fine alla reciproca diffidenza
degli anni ’90.
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La notte delle grandi risate
Ha fatto scalpore l’annuncio dell’organizzazione giovanile filoputiniana “Camminiamo insieme”, che, in sostanza,
propone di sostituire i testi di autori “nocivi” con testi “utili”.
Finiti nella lista dei “nocivi” gli scrittori post-modernisti Vladimir Sorokin e Viktor Pelevin. Quale
terzo scrittore messo all’indice è stato dapprima proposto Viktor Erofeev, poi sostituito da Karl Marx.
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Patriottismo per 9 milioni di dollari
I giovani di Mosca non si ritengono patrioti
Le autorità di Mosca hanno finalmente individuato dove possono essere investiti i soldi superflui: giacché la capitale
stessa oramai, secondo loro, starebbe benissimo, il governo moscovita ha deciso di spendere cifre da capogiro per
“educare al patriottismo” i giovani di Mosca.
Il governo di Mosca ha approvato il nuovo programma di formazione patriottica dei giovani. Come si poteva dedurre da
ciò che ha detto il sindaco Juri Luzhkov, che presiedeva la riunione, la città e il Paese avrebbero urgente bisogno di
educare i giovani all’amore della Patria, perché, di questi tempi, circa la metà dei ragazzi di Mosca non si ritengono
patrioti. Il sindaco, inoltre, si è lamentato che i giovani non si interessino affatto della storia di Mosca e non conoscano
l’inno “Mia cara capitale...”.
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“Elezioni regionali oneste”
Non appena smesso di rimbombo degli scandali preelettorali in Jakutsia, nel Paese si sono svolte altre due
campagne, nei due territori attigui: nell’Ossezia del Nord e nell’Inguscezia.
Nell’Ossezia del Nord, sono stati stroncati tutti i concorrenti più o meno validi del presidente attuale, Zassokhov,
che, evidentemente, teme di ripetere l’esperienza del suo collega adygeo che ha ricevuto alle ultime elezioni il 10% dei voti.
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NEL MONDO |
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Fini e Amato al comitato per la nuova Costituzione Europea
Forse erano in pochi a cederci, ma alla fine il Cavaliere ce l’ha fatto.
Silvio Berlusconi è andato a Bruxelles ed ha convinto i partners europei che all’Italia toccavano due rappresenti nel
Comitato che dovrà elaborare la nuova Costituzione dell’Unione. Al prestigioso tavolo, presieduto da Gistar D’Estaing,
siederanno dunque Giuliano Amato, in qualità di vice, e Gianfranco Fini, che praticamente esordisce come futuro titolare
del Ministero degli esteri.
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Israele: cresce la violenza
La situazione in Israele, già molto tesa dal settembre 2000, si è fatta rovente nelle ultime settimane.
Per iniziare, un terrorista solitario si è introdotto con la forza nella sala in cui si svolgevano i solenni festeggiamenti
del raggiungimento della maggiore età della figlia di una famiglia di immigrati e ha aperto il fuoco contro tutti.
L’organizzazione Al Fatah capeggiata da Arafat ha rivendicato l’attentato terroristico. Il governo di Israele ha accusato
Arafat di essere stato il responsabile dell’accaduto e ha promesso di “dare una lezione che non dimenticheranno”.
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Fallimento Enron -
Bush: Anche mia suocera aveva quelle azioni...
E’ appena passato un anno dall’inaugurazione presidenziale di George Bush junior.
L’anniversario è stato segnato da una sorpresa assai brutta per Bush: l’indagine sulla bancarotta dell’impresa
energetica “Enron” che aveva partecipato attivamente alla campagna elettorale di Bush. Il gruppo Enron che, secondo
la rivista Fortune, era settimo nell’elenco delle 500 più grosse aziende statunitensi nel 2000, ha dichiarato il suo
fallimento il 2 dicembre del 2001.
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Afganistan: ancora guerra
Le azioni di guerra con i talebani e con i guerriglieri di Osama bin Laden si sono trasferire definitivamente
nella periferia del Paese.
Del resto, non si è riusciti a catturare il mullah Omar, capo del “Taleban”, né bin Laden, mentre le
ipotesi circa la loro sorte variano dalla morte in una delle aree fortificate alla fuga in Somalia.
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FINANZA |
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La riforma bancaria: male per il settore, bene per la Sberbank
A giudicare dalle dichiarazioni fatte dai rappresentanti della Banca Centrale (BC), il programma della riforma bancaria,
pubblicato alla metà di gennaio, sarebbe un documento definitivo che sarà concordato con il governo e firmato da Mikhail Kassianov.
La versione di compromesso suscita delusione perché non vi sono presi in considerazione due fattori principali che possono
accelerare la riforma bancaria: l’indebolimento del ruolo delle banche pubbliche e l’assicurazione obbligatoria dei depositi.
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Gli oligarchi contano i soldi
A metà gennaio, presso la Karnegie-center di Mosca si è svolto un seminario, dedicato al consolidamento della “verticale”
del potere nelle regioni, e più precisamente all’effetto che ha avuto l’istituzione dei circondari federali sulla
situazione politica ed economica in Russia.
Secondo gli esperti riunitisi a Mosca, la situazione nei circondari federali si sviluppa in modo così diversificato
che è ancora presto parlare con certezza di un notevole influsso dei rappresentanti plenipotenziari del Presidente
sullo sviluppo della situazione nel Paese.
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Il governo toglie liqvidita all’ economia
Il 24 gennaio, il governo ha dichiarato i cambiamenti nel programma dei prestiti.
Mentre inizialmente il volume di prestiti interni per il 2002 si prevedeva di 4,8 miliardi di dollari, ora, dopo
le correzioni apportate, è stato aumentato fino a 5,2 miliardi di dollari. La decisione sull’aumento dell’entità
dei prestiti dovrebbe essere motivata dal mutamento della congettura mondiale, in particolare, sul mercato petrolchimico.
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Nuova politica tariffaria
Nella riunione di governo del 24 gennaio è stata finalmente presa la decisione, attesa da molto, sulle tariffe.
Dal 15 febbraio saranno aumentate le tariffe del gas e dei trasporti di merci, e, dal 1 marzo, dell’energia elettrica.
Il programma di aumento delle tariffe per tutto l’anno non è stato approvato, ma ciò non dovrebbe sorprendere nessuno:
infatti, la preparazione della riunione dell’esecutivo assomigliava ad un vero e proprio giallo.
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CULTURA |
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Due “Schiaccianoci” in un giorno solo
Il corpo di danza del teatro Bolshoj ha festeggiato il Capodanno in Italia. Dopo il ritorno dalla tournée natalizia,
la nostra corrispondente Elena Trojtskaja ha incontrato Boris Akimov, direttore artistico del corpo di danza del teatro Bolshoj.
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Omaggio a Tarkovski
All’istituto Andrei Tarkovski, che si trova a Firenze, si è svolta la presentazione dei “Diari” del famoso regista russo.
Il volume di 640 pagine, pubblicato dalla casa editrice “Meridiana”, che comprende 150 illustrazioni, contiene ricordi,
saggi critici, riflessioni sull’arte. Il testo dei diari è preparato in base all’archivio di Tarkovski, che conta 11 mila
documenti.
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